#in più vari video a riguardo
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mi sto recuperando la serie classica di star trek ed è incredibile quando kirk e spock siano sposati, the OGs were not lying
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pizzettauniversale · 1 month ago
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Ciao pizzetta, sono la ragazza dell'ask sulla collezione di Valentino. Grazie per la risposta esaustiva! Ho letto vari articoli e sentito i pareri di alcuni 'esperti' e appassionati del settore, ma nessuno mi sembrava realmente soddisfacente, invece tu sei stata veramente chiara, convincente e pertinente. Si vede che te ne intendi! Su tik tok ho visto il video di Francesca Busi (ma anche di altri creator) che recensisce sfilate e la sua opinione mi è parsa superficiale. Lei nel video dice: 'Vedo qualcosa di diverso, unico che va a riprendere un archivio di Valentino, ma non vedo questo applicabile alla vita di tutti i giorni. Gli abiti sono associati a una realtà che non è la nostra. Il troppo, stroppia. Credo di aver smesso di sognare con Pierpaolo'. Sicuramente la moda deve riguardare la vita di tutti i giorni, ma quale vita di tutti i giorni precisamente? Dipende da come vogliamo caratterizzare la nostra quotidianità e come renderla unica, credo. Perchè non può esserci nella vita di tutti i giorni questa dimensione 'trascendente' negli abiti da indossare che sicuramente dice qualcosa in più su chi li indossa? Come dici tu, ora vediamo molto minimalismo che convince facilmente ed è pratico per la vita velocissima che conduciamo. Non so se tu abbia già uno spazio rilevante in questo mondo social nell'ambito della moda (non sono informata a riguardo e non so se sia tra le tue aspirazioni, ma personalmente ti vedrei bene in questo ruolo) ma nel caso tu ce l'abbia, sono veramente contenta perchè meritatissimo; nel caso in cui tu non sia ancora conosciuta come altri creator di questo tipo, ti auguro di fare carriera anche in questo ambito perchè poche persone sono così pronte e precise. Per il resto, buon proseguimento nel tuo lavoro e buona serata!
Ti ringrazio molto per questo ask, mi fa molto piacere. Non mi piace stare davanti a un video, o comunque sui social e parlare, non sono bei posti i social. Preferisco stare dietro le quinte o dietro un microfono come nel mio podcast dove parlo di cinema 🩷 ma mi fanno molto piacere le tue parole.
P.S: Francesca Busi è una miracolata che dovrebbe zappare la terra
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gcorvetti · 8 months ago
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Varie.
Stavo dando un'occhiata ai voli, non è tanto il prezzo ma gli orari, potrei ritornare da dove sono venuto, Catania-Roma-Riga-Tallinn, ma onestamente è una faticaccia, mia figlia ha preso Catania-Milano-Tallinn che è già meno faticosa ma senza bagaglio (solo quello piccolo da cappelliera), ci sarebbe l'opzione da Aprile un volo diretto Catania-Riga, ma parte di pomeriggio e arriverei a Tallinn all'una e non c'è un bus o un treno per Tartu e dovrei aspettare il giorno dopo, con eventuale spesa in più per l'Hotel, che però se non ricordo male non è minore di 100€, sti cazzi. Va bè per oggi lascio perdere.
Ieri sono andato a prendere un caffè con una vecchia amica, abbiamo parlato del più e del meno e ho notato che anche se molto intelligente e acculturata ha comunque quel limite dato dalla visione delle cose ristretta che c'è qua, anche se lei vive in Calabria, che sentendo lei è ancora peggio di qua. Mi ha detto che avremmo dovuto trovare il nostro posto già alla fine degli anni 90, come ha fatto suo marito che ha un posto statale, per via dei contributi e menate varie; le ho risposto che non ha capito una minchia di me, che a me il posto fisso a leccare i piedi del superiore per tutta la vita e fare una vita di merda con le radici su un posto e la testa piena di merda non mi interessa, non ho usato proprio queste parole ma il risultato è questo. La sua risposta con occhi sgranati è quella di chi vorrebbe essere fuori dal sistema ma che per paura non ci sta, di quel modo di porsi alla vita rinchiudendosi in un recinto per paura di vivere, scegliendo così di acquistare un pacchetto chiuso con un cucchiaio sopra e la scritta buon appetito. No cara mia, io non ci sto. Preferisco essere libero di andare dove voglio se qua non mi piace, libero di scegliere se un dato lavoro (sempre se ne trovo uno) sia fatto per me, libero di dire oggi mi va di fare così e non obbligato da nessun orario, nessuna divisa, nessun padrone. Vivo una merda agli occhi di chi, come mio cugino e le sue amiche, ma siete sicuri che non siete voi nella merda e la vostra è solo invidia?
Ieri ho guardato un video di Massini che parlava in pochi minuti del lavoro, questo https://www.youtube.com/watch?v=EO1g3iI7q3I&t=4s&ab_channel=884C25 e mi è piaciuto molto, come spesso accade ai suoi interventi. Ho scritto 4 parole precise nei commenti "Grande Massini, come sempre", poi mi sono messo ad ascoltare un pò di musica e poi a suonare. Oggi trovo 3 commenti al mio, insulti più che altro ma in maniera un pò colorita tipo "Quando i tuoi finiranno di mantenerti e inizierai a lavorare....", "Posa il fiasco e prendi la vanga" e l'altro non ricordo, perché c'ho messo 3 secondi netti a cancellare il mio commento in modo da eliminare anche i loro. Per esperienza so che non si deve rispondere, mai, a questi decerebrati perché è quello che vogliono lo 'scontro', poi va bè su twitter ne ho viste di tutti i colori e sono ben che vaccinato a riguardo. Sono convinto che sui social, quelli dove trovi questi neanderthal, le persone con un pò di sale in zucca andranno via, magari passeranno a scrivere su un blog :D, e resteranno solo quelli arrabbiati e rissosi che si scanneranno a suon di commenti cattivi e si offenderanno a tal punto che la loro bile la possono vendere, che poi non sanno neanche loro perché sono arrabbiati, oppure lo sono con se stessi perché hanno scelto una vita mediocre e un posto in prima fila nella caverna di Platone, poracci, ora capisco perché i magnaschei padroni del mondo vogliono dimezzare la popolazione, ma dovrebbero partire da questi invece di sparare a caso, certo è che sono quelle tipologie che alla fine gli leccano il culo per un tozzo di pane, io spero sempre in un cataclisma, il meteorite, la guerra nucleare non mi piace, vorrei più che altro un evento che ci estinguesse ma che non sia provocato da noi, giusto per dire che non è stata colpa nostra, anche se lo è.
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seoul-italybts · 1 year ago
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[✎ ITA 📽🇯🇵] BUZZ RHYTHM 02, Intervista con Suga dei BTS in occasione del suo SUGA/Agust D Tour | 03.06.23⠸
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🎙BUZZ RHYTHM 02 🇯🇵
Intervista con SUGA | AGUST D
____ 01. 06. 2023 | Twitter ; 📽 Video
Sei arrivato da poco (in Giappone)
SUGA: Sì, sono arrivato questa mattina
Vuoi qualcosa da mangiare? Possiamo ordinare il servizio in camera..
SUGA: Ho già mangiato un bento, prima
L'ultima volta che i BTS sono apparsi a 'Buzz Rhythm' era nel giugno 2020
SUGA: Ah, sì, ricordo..
Pensieri riguardo i tuoi concerti?
SUGA: È il mio primo concerto giapponese in oltre tre anni, quindi non vedo l'ora
Ti piace il cibo giapponese?
SUGA: Sì, molto. Ho già prenotato in vari ristoranti..
Quali sono le cose fondamentali, da tenere a mente, quando si scrive musica?
SUGA: Dato che fare musica è il mio lavoro, subconsciamente tengo sempre presente ciò che è necessario perché la canzone abbia successo. Ovviamente, il messaggio contenuto nel brano è altri dettagli sono anche importanti, ma, prima di tutto, la canzone deve piacere affinché il suo messaggio arrivi al pubblico. Cerco di scriverla secondo i gusti delle/i fan e della gente. Inoltre, oggigiorno abbiamo a disposizione molti software musicali e altri programmi davvero ottimi. Basta avere un laptop e non c'è nulla di impossibile, ecco perché io me lo porto sempre con me.
E non c'è bisogno del cartaceo o di spartiti per creare musica?
SUGA: No, di questi tempi non è più così fondamentale, quindi io sono solito produrre sul mio laptop.
Usi anche il tuo telefono?
SUGA: Sì, prendo molti appunti sul telefono ed uso la funzione per le registrazioni.
Che messaggi vorresti trasmettere, attraverso i tuoi concerti qui in Giappone?
SUGA: È la prima volta in oltre 3 anni che vengo ad esibirmi qui... Avrei preferito fossimo tutti e 7 insieme, ma alcuni dei membri stanno prestando servizio militare. Ho avuto questa opportunità di fare un tour solista e non vedo l'ora di iniziare. Anche se sono passati più di tre anni, le/i fan hanno sempre continuato a dimostrarci tantissimo amore, quindi voglio mostrare loro quanto siamo riconoscenti.
Che cosa ti hanno detto i membri per il tour?
SUGA: Mi hanno ripetuto spesso di prendermi cura di me. Visto che il tour si estende per diverso tempo, la mia salute era ciò che li preoccupava maggiormente, ma io sono più in forma che mai! Negli scorsi giorni, ero un po' raffreddato quindi continuavo a tossire, specialmente durante le date a Jakarta, e non è stato facile.
I membri mi sostengono e fanno sempre il tifo per me, mi dicono che sto facendo un ottimo lavoro e la cosa mi fa molto piacere, sono loro grato.
Ti hanno scritto qualche messaggio?
SUGA: Mi hanno lasciato dei messaggi sulla chitarra che uso in tour.
Il gruppo ha forse qualche progetto futuro per il Giappone?
SUGA: Ci tenevamo davvero un sacco a fare un tour in Giappone tutti insieme. Avevamo già date in programma nel 2020, ma, a causa del covid, sono state cancellate. Avevamo grandi progetti per il Giappone, come un tour negli stadi e simili, ma non abbiamo avuto modo di portarli avanti, è proprio un peccato. Ora, tre anni dopo, siamo di nuovo in un periodo di pausa – per gli impegni e doveri dei membri, me incluso – quindi ci vorrà ancor di più. Saremo di nuovo tutti insieme solo nel 2025. Mi spiace davvero molto, perché vorremmo tutti fare dei concerti in Giappone, un tour mondiale e rilasciare nuovi album (di gruppo).
Sei felice d'esser stato nominato ambasciatore per la NBA?
SUGA: Ad esser sincero, non credo di dover essere io a promuovere la NBA. Mi sono anche chiesto perché la NBA avesse bisogno di un ambasciatore [visto quanto è già popolare]. Ma mi piace molto lo sport, specialmente il basketball, ed è fin da quando sono piccolo che seguo i match della NBA, quindi poter lavorare con loro è davvero un onore enorme.
Oh, quindi eri già fan del basket in generale?
SUGA: Sì, sono un gran appassionato di "Slam Dunk", ad esempio. A casa, ho tutta la collezione di manga della serie.
Qual è il tuo personaggio preferito di "Slam Dunk"?
SUGA: Mi piaceva la shooting guard (guardia tiratrice), Hisashi Mitsui.
Sappiamo che sei andato a vederlo [il film animato di 'Slam Dunk']..
SUGA: Sì, l'ho visto al cinema.
Cosa fai quando hai giorno libero?
SUGA: Quando ho dei giorni liberi, solitamente, la sera prima mi faccio una bevuta.
Che messaggio vuoi lasciare attraverso "D-Day"?
SUGA: Quest'album è l'ultimo di una trilogia rilasciata a nome Agust D, ed è uscito dopo un periodo che è stato piuttosto stancante e stressante, quindi, una volta pubblicato, mi sono sentito molto più leggero.
Hai potuto sfogarti e lasciarti alle spalle parecchie cose
SUGA: Sì, esatto, ora ho il cuore più leggero, nonostante il processo creativo per arrivare qui non sia stato semplice.
Da cosa e come trai ispirazione per le tue canzoni?
SUGA: Anche ora, che sono in tour, continuo a creare musica, ma solitamente non c'è un'occasione o un evento specifico che inneschi l'ispirazione... ad esempio, ci sono volte in cui magari mi vengono idee quando sono in bagno... È così che funziona. E credo che, di questi tempi, i produttori siano piuttosto ligi al loro lavoro, non funziona come viene mostrato dai media, non c'è quel momento improvviso di ispirazione. Più comunemente, per coglierla è necessario sedersi e mettersi al lavoro.
Com'è nata la collaborazione con il maestro Ryuichi Sakamoto?
SUGA: A dire il vero, sono fan del signor Sakamoto fin da quando ero piccolo. Quando ero più giovane, mi è capitato spesso di usare suoi sample nel produrre musica. La maggior parte dei suoi lavori è solo strumentale, quindi ero solito esercitarmi nella produzione usando parti dei suoi brani ed ascoltando la sua musica.
Hai anche caricato un breve video in cui suoni uno dei suoi brani...
SUGA: Non l'ho suonato molto bene... Era nel periodo in cui il maestro Sakamoto stava già poco bene, ed era da tanto che desideravo conoscerlo e poterci parlare un po'. E poi ho avuto l'opportunità di venirlo a trovare grazie alla NBA. Anche se non si sentiva molto in forma, mi ha riservato un po' del suo tempo. Al tempo del nostro incontro, "Snooze" era quasi completa, quindi gli ho chiesto se era possibile... Se se la sentiva di lavorare con me, suonando il piano per la canzone, ed il signor Sakamoto, molto gentilmente, ha accettato. È stato come un maestro, per me, lo rispettavo profondamente.
Com'è stato lavorare con lui?
SUGA: Era una persona davvero straordinaria. Anche se aveva già una certa età – era più anziano anche di mio padre -, non la dimostrava affatto. Quello era il nostro primo incontro, ma sembrava ci conoscessimo da una vita. Sono molto felice di aver potuto parlare con lui.
Che cosa fai nel tempo libero?
SUGA: Niente di che...
Stai semplicemente ad oziare e a far passare il tempo?
SUGA: Sì, ecco perché la sera prima, solitamente, bevo un po' e poi semplicemente mi riposo.
Preferisci il whisky o il sake?
SUGA: Mi piace molto il whisky. Apprezzo anche molto quello giapponese, ma è sempre più
costoso.
Abbiamo visto che bevi anche durante i concerti
SUGA: Prima di salire sul palco, mi faccio un bicchierino con la band. E durante il concerto...
Per disfarti di un po' dalla tensione?
SUGA: Esatto. Poi, su ogni persona (l'alcol) ha un effetto diverso, e la mia voce o gola non ne risentono particolarmente, quando bevo. Quando sono sul palco, la tensione sale ed il nostro corpo ha bisogno di scaldarsi affinché la gola sia sana, ecco perché bevo durante i concerti.
Abbiamo del whisky, qui? Potremmo berne un po'...
SUGA: Buona idea!
Cosa faresti, se non fossi SUGA dei BTS?
SUGA: Prima di debuttare, ho lavorato come ingegnere (/tecnico del suono) e compositore, quindi, se non avessi debuttato, penso farei ancora quello.
Ti piace bere, mentre lavori alla tua musica?
SUGA: Sì, ma se esagero, poi mi viene mal di testa e non riesco più a creare un granché. Quando produco, mi piace creare un'atmosfera informale, come se stessimo passando solo un po' di tempo insieme [*con i collaboratori], invece di lavorare. Quando scrivo il testo e la melodia, sono piuttosto stressato, ma quando lavoro al beat con la mia squadra, beviamo birra insieme.
[*Un centinaio di ARMY giapponesi sono statə intervistatə, prima del programma, riguardo SUGA, il suo tour e i BTS, n.d.t.] Le/i tue/i fan si sono emozinatə mentre ti ringraziavano, prima
SUGA: Sì, vederlə sull'orlo delle lacrime mi fa male al cuore. Vorrei poter venire più spesso e fare più concerti, ma sfortunatamente ho potuto organizzarne solo tre. Non vedo l'ora di poter tornare tutti e 7 insieme e fare un nuovo tour qui in Giappone.
⠸ eng: © MINSUGAHQ | ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ 
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newsintheshell · 2 years ago
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ANIME RECAP: FESTA DEL PAPÀ EDITION
Con tutti questi annunci e trailer, cosa è rimasto per l'AnimeJapan?!
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Ho iniziato a raccogliere le varie news venerdì pomeriggio. Ogni volta che pensavo di aver finito, usciva qualcosa di nuovo. Ancora e ancora, non sto scherzando! A più riprese ero lì, che mi guardavo attorno, in cerca di qualche telecamera nascosta 🤨 Ho letteralmente esaurito il numero di embed per i video che mi consente Tumblr, senza andare a scomodare l'editor html!
Considerato che la prossima settimana si tiene la nuova edizione dell'AnimeJapan, ci sono veramente tanti annunci dei quali parlare e una serie pressoché infinita di trailer. Quindi bando le ciance, buon ANIME RECAP e visto che ci siamo, auguri a tutti i papà!
VIDEO
🔶🔸RANKING OF KINGS: TREASURE CHEST OF COURAGE
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Non si sa ancora quanti episodi saranno, ma il sito ufficiale ci comunica che lo special televisivo andrà in onda settimanalmente a partire dal 13 aprile.
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La prima stagione della serie animata è già disponibile in streaming su Crunchyroll, sia sottotitolata che doppiata in italiano.
🔶🔸MASHLE: MAGIC AND MUSCLES
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La school action fantasy comedy, tratta dal popolare manga di Hajime Koumoto, arriverà in simulcast su Crunchyroll dal 7 aprile.
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La serie è diretta da Tomoya Tanaka (Engage Kiss, Visual Prison) e prodotta presso A-1 PICTURES. 
🔶🔸STORY OF A SMALL SENIOR IN MY COMPANY
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L'anime dell’office romantic comedy firmata da Saisou, arriverà a cominciare da luglio.
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L'adattamento è diretto da Mitsutoshi Sato (Ikki Tousen: Western Wolves, Bakumatsu Crisis) e in lavorazione presso PROJECT No.9. 
🔶🔸DEAD MOUNT DEATH PLAY
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L’action a tinte soprannaturali, ispirato all'omonimo manga scritto da Ryohgo Narita (Durarara!!, Baccano!, Fate/Strange Fake) e illustrato da Shinta Fujimoto (Red Raven), arriverà su Crunchyroll dal 10 aprile.
La serie sarà divisa in due parti, con la seconda programmata per ottobre.
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L’adattamento è diretto da Manabu Ono (Sword Art Online: Alicization, Sakura Wars the Animation), presso lo studio GEEK TOYS.
🔶🔸THE VEXATIONS OF A SHUT-IN VAMPIRE PRINCESS
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L'action fantasy comedy (con un pizzico di juicy yuri che non fa mai male 👀) debutterà in Giappone a ottobre.
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La serie animata si basa sulla light novel firmata da Kotei Kobayashi. La regia è affidata a Tatsuma Minamikawa (Nami yo Kiitekure, Fire Force - Stagione 2) e il progetto è targato PROJECT No.9.
🔶🔸KUMA KUMA KUMA BEAR PUNCH!
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La seconda stagione della commedia isekai, tratta dalla light novel di Kumano, comincerà dal 3 aprile.
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Lo staff è lo stesso della prima stagione, andata in onda due anni fa. A dirigere l'adattamento presso EMT Squared ci sono sempre Yuu Nobuta (The Faraway Paladin, High School Fleet) e Hisashi Ishii (I’m Quitting Heroing).
🔶🔸HIGHSPEED ETOILE
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Nessuna novità riguardo allo staff, ma in questo primo teaser le waifu ci sono eccome!
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Il character design è quello riconoscibile di Takuya Fujima (Magical Girl Lyrical Nanoha ViVid, Warlords of Sigrdrifa). La serie farà il suo debutto in tv nel corso del 2024.
ANNUNCI
🔶🔸ATELIER RYZA: EVERR DARKNESS & THE SECRET HIDEOUT
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Il fantasy rpg di Koei Tecmo ispirerà una serie animata, che arriverà già questa estate!
L'adattamento è in cantiere presso LIDENFILMS (Call of the Night, La mia maestra non mostra la coda) e vede il debutto ala regia di Emma Yuzuriha.
🔶🔸ALYA SOMETIMES HIDES HER FEELINGS IN RUSSIAN
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La commedia romantica firmata da Sunsunsun ispirerà una serie animata. L'annuncio non ha svelato quando arriverà e chi si sta occupando della trasposizione della novel (della quale esiste anche una versine manga volendo).
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Per le voci dei due protagonisti sono, però, già confermati Kohei Amasaki (Otto in Re:ZERO -Starting Life in Another World-) e Sumire Uesaka (Hayase Nagatoro in Don't Toy with Me, Miss Nagatoro), rispettivamente i doppiatori di Masachika Kuze e Alisa Mikhailovna Kujo.
🔶🔸THE FIRE HUNTER
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La serie tornerà prossimamente con una seconda stagione. I primi 10 episodi del fantasy post-apocalittico, tratto dalla serie di romanzi di Rieko Hinata, sono in streaming su Crunchyroll.
L'anime è diretto da Junji Nishimura (Ranma ½, ViVid Strike!, True Tears, Vlad Love), mentre il grande Mamoru Oshii (Ghost in the Shell, The Sky Crawlers, Jin-Roh - Uomini e lupi, Lamù - Beautiful Dreamer, Vlad Love, Tenshi no Tamago) si sta occupando della sceneggiatura.
🔶🔸THE ELUSIVE SAMURAI
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Il nuovo manga di Yusei Matsui verrà adattato in una serie animata da CLOVERWORKS (Bocchi the Rock!, My Dress-Up Darling), dietro alla direzione del debuttante Yuta Yamazaki.
L'avventura storica dell'autore di ASSASSINATION CLASSROOM è edita qua in Italia da Panini Comics, sotto l'etichetta Planet Manga.
🔶🔸3-Z CLASS GINPACHI SENSEI
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Pensavate davvero di aver salutato Gintama una volta per tutte? il Professor Ginpachi è qui per smentirvi.
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La novel spin-off, scritta da Tomohito Osaki, ispirerà prossimamente un anime vero e proprio.
🔶🔸THE iDOLM@STER SHINY COLORS
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Il franchise torna prepotentemente in tv con un'altra nuova serie. Dopo THE iDOLM@STER CINDERELLA GIRLS: U149 e THE iDOLM@STER MILLION LIVE, in arrivo rispettivamente dal 5 aprile e da ottobre, adattamento confermato anche per il browser game SHINY COLORS.
La serie di 12 episodi verrà trasmessa durante la stagione primaverile 2024, ma passerà in anteprima nei cinema divisa in tre appuntamenti, il prio dei quali è fissato per il 27 ottobre.
Realizzata presso POLYGON PICTURES, a dirigerla troviamo Mankyu (The Idolm@ster Cinderella Girls Theater, The Ice Guy and His Cool Female Colleague).
🔶🔸KINNIKUMAN
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Nuovo anime in arrivo per festeggiare il 40° anniversario della storico wrestler, la cui prima serie animata è andata in onda negli anni '80.
Nel 2011, il duo Yudetamago ha ripreso in mano la storia del manga, che si era fermata nell'ormai lontano 1987, pubblicando i nuovi capitoli gratuitamente online.
🔶🔸ISHURA
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La serie action fantasy, basata sull'omonima light novel di Keiso, verrà distribuita globalmente in streaming su Disney+.
DATE
🔶🔸WHISPER ME A LOVE SONG
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La serie animata ispirata al girls love manga di Eku Takeshima, che possiamo trovare sui nostri scaffali grazie a Star Comics, verrà trasmessa a partire da gennaio 2024.
L'adattamento segnerà il debutto alla regia di Xinya Cai, che sta preparando il tutto presso lo studio CLOUD HEARTS (The Iceblade Sorcerer Shall Rule the World, Seija Muso). 
* NON VUOI PERDERTI NEANCHE UN POST? ENTRA NEL CANALE TELEGRAM! *
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Autore: SilenziO))) Se usate Twitter, mi trovate lì! 
blogger // anime enthusiast // twitch addict // unorthodox blackster - synthwave lover // penniless gamer // INFJ-T magus
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lamilanomagazine · 6 months ago
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Bolzano, tre pericolosi pregiudicati stranieri denunciati ed espulsi dalla Polizia di Stato
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Bolzano, tre pericolosi pregiudicati stranieri denunciati ed espulsi dalla Polizia di Stato Nell’ambito di una specifica operazione di Polizia di prevenzione generale, connessa ad una complessa attività di verifica e monitoraggio effettuata dall’Ufficio Immigrazione della Questura e disposta dal Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori con riguardo a soggetti stranieri non in regola con le norme sulla immigrazione, nei giorni scorsi sono stati scortati presso Centri di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) – in attesa di essere quanto prima riportati nei Paesi di rispettiva provenienza – 3 pericolosi pregiudicati, dimoranti irregolarmente nella nostra Provincia e sottoposti a procedimenti penali per varie tipologie di reato, ovvero coinvolti a vario titolo in attività illegali, colpiti da altrettanti provvedimenti di espulsione in quanto presenti illegalmente in Italia e resisi responsabili di gravi reati. Si tratta di attività di prevenzione di grande rilevanza, a contrasto dell’immigrazione clandestina su tutto il territorio provinciale. Nei confronti dei 3 individui il Questore Sartori ha emesso altrettanti DECRETI di ESPULSIONE, con contestuali Ordini di Trattenimento presso i C.P.R. di Roma “Ponte Galeria” e di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Nel dettaglio, si è proceduto come segue: • A.S.B.A.M, cittadino iracheno di 23 anni, giunto in Italia ancora minorenne, sin da subito si era reso protagonista di numerose e gravi azioni delittuose: - nel 2016, all’età di 15 anni, era stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per minaccia aggravata e continuata a mezzo piattaforma whatsapp nei confronti di un coetaneo frequentante lo stesso Istituto scolastico; sempre in quel periodo era stato altresì denunciato in quanto trovato in possesso di tre coltelli multiuso celati nello zaino; quindi, aveva subito un’altra denuncia per lesioni personali ai danni di uno studente di una Scuola Media di Bolzano, il quale era stato dapprima attirato in un Parco Pubblico assieme a due compagni di scuola, per poi essere violentemente percosso con pugni e calci, mentre altro “sodale” della Baby Gang di cui il soggetto in questione era uno dei leader riprendeva con il cellulare il pestaggio in un video che veniva poi caricato su whatsapp e divulgato su varie chat; - nel 2017, a 16 anni, veniva denunciato e, in seguito, condannato per danneggiamento di una pensilina di un autobus a Bolzano. Fatto commesso unitamente ad altri membri della cosi detta “Baby Gang” della quale era leader; - nel 2018, all’età di 17 anni, a Merano, era stato denunciato per furto con strappo di una collana e di una fede ai danni di una anziana. Pluripregiudicato per reati di varia natura e gravità, quali rapina aggravata (reiterata), minaccia, atti persecutori, furto aggravato (reiterato), detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti (reiterato), oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, percosse, lesioni nonché porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere, A.S.B.A.M è stato più volte processato e condannato a pene detentive: l’ultimo periodo di detenzione presso la Casa Circondariale di Bolzano è terminato lo scorso 1° febbraio; - lo scorso 9 maggio, il Questore ha emesso nei suoi confronti la Misura di Prevenzione Personale dell’AVVISO ORALE; - nei giorni scorsi il soggetto è stato rintracciato da un equipaggio della Polizia di Stato all’interno del Bar “Mon Amour”; nella circostanza, costui ha tentato di sottrarsi al controllo di Polizia fuggendo al piano superiore del Bar, ove veniva tuttavia raggiunto dagli Agenti, ed ove veniva trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Condotto in Questura e messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, in considerazione di quanto poc’anzi menzionato il Questore Paolo Sartori ha emesso in via d’urgenza, nei suoi confronti, un DECRETO di ESPULSIONE con contestuale Ordine di Trattenimento presso il C.P.R. di Gorizia, ove è stato immediatamente scortato in attesa di essere quanto prima rimpatriato; • Nel pomeriggio di ieri, nel corso di uno dei servizi straordinari di prevenzione generale e controllo del territorio disposti dal Questore, nei giardini prospicienti alla Stazione Ferroviaria di Bolzano è stato rintracciato tale G.N., cittadino tunisino 27enne irregolare sul territorio nazionale. “Sbarcato” nell’ottobre 2023 a Trapani, recentemente era stato arrestato a Bolzano, e quindi scarcerato, per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Poiché il soggetto è risultato essere stato destinatario, lo scorso mese di febbraio, di un Ordine di Allontanamento dal Territorio Nazionale al quale non aveva ottemperato, il Questore di Bolzano ha emesso anche nei suoi confronti un DECRETO di ESPULSIONE con Ordine di Trattenimento presso il Centro Permanenza per i Rimpatri di Gorizia, per poter di seguito essere rimpatriato nel Paese di origine; • Fermato venerdì in Centro Città durante un controllo di Polizia, sin dai primi accertamenti effettuati sul posto dagli Agenti era emerso che a carico di A.K., 32enne cittadino nigeriano, era stata rigetta per ben tre volte la richiesta di Protezione Internazionale da parte della Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Padova e che, pertanto, egli non aveva più titolo per soggiornare legalmente sul nostro Territorio Nazionale. A. K., sbarcato in Sicilia nel 2014, durante la sua lunga permanenza in Italia nel 2019 era stato condannato per ricettazione, nonché denunciato nel 2020 alla Procura della Repubblica di Bolzano per i reati di danneggiamento ed invasione di terreni e nel 2022 per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, per incendio doloso e per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Poiché a costui era già stato intimato per ben tre volte di abbandonare il territorio nazionale, intimazioni che A. K. Si è ben guardato dall’ottemperare, il Questore Sartori emesso anche nei suoi confronti un DECRETO di ESPULSIONE con Ordine di Trattenimento presso il Centro Permanenza per i Rimpatri “Ponte Galeria” di Roma, da dove verrà quanto prima rimpatriato nel Paese di origine. “Cosi come a riguardo delle infiltrazioni da parte della criminalità mafiosa nelle attività economiche della nostra Provincia, allo stesso modo l’attenzione nei confronti della criminalità comune, in particolare quella di tipo predatorio, nonché dell’immigrazione clandestina e dei reati che ad essa sono collegati, rappresenta per le Forze dell’Ordine una priorità assoluta, proprio perché questi fenomeni delinquenziali si manifestano con componenti delittuose particolarmente odiose, che spesso incidono direttamente sulla tranquillità dei cittadini – ha evidenziato il Questore Sartori –. Pertanto, l’applicazione concreta e sistematica delle Misure di Prevenzione Personali e dei Provvedimenti di allontanamento dal Territorio Nazionale di soggetti devianti ci consente di estirpare dal contesto criminale quei personaggi che delle attività delinquenziali hanno fatto la loro unica fonte di sostegno, oltre che la caratteristica principale del loro sistema di vita, e di evitare che possano radicarsi sul nostro territorio soggetti pregiudicati, spesso privi del necessario Titolo per soggiornare nel nostro Paese, i quali, con i loro comportamenti, destano particolare allarme sociale e compromettono la civile convivenza”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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scienza-magia · 7 months ago
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Come implementare Privacy Shield per non bloccare domini leciti
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Perché il Piracy Shield non funziona e come sarebbe dovuto essere implementato. Nell’era digitale, la gestione della proprietà intellettuale e la lotta contro la pirateria online rappresentano sfide cruciali per i regolatori, le industrie creative e i fornitori di servizi internet. Il “Piracy Shield”, un’iniziativa dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), rappresenta un tentativo significativo di affrontare il problema della pirateria digitale in Italia. Questo strumento è stato ideato per identificare e bloccare l’accesso ai siti web che violano i diritti di proprietà intellettuale, sfruttando tecnologie di filtraggio degli  “FQDN e degli indirizzi IP” (citando testualmente AGCOM). Nonostante le sue nobili intenzioni, il Piracy Shield ha suscitato non poche controversie e dibattiti riguardo la sua efficacia e le implicazioni per la libertà di espressione e il diritto alla privacy. In questo articolo tecnico-scientifico, si intende esplorare e discutere le ragioni per cui il Privacy Shield non ha raggiunto pienamente i suoi obiettivi, mettendo in luce le difficoltà tecniche, legali e etiche incontrate.
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Sarà inoltre illustrato come, attraverso un approccio innovativo basato sulla configurazione di record CNAME, sia possibile distinguere tra servizi legittimi e illeciti associati allo stesso indirizzo IPv4. Questa dimostrazione pratica non solo evidenzierà le potenzialità di tali tecniche, ma anche come esse potrebbero essere integrate efficacemente in un framework rinnovato per la lotta alla pirateria, suggerendo modifiche e migliorie al sistema attuale del Piracy Shield. Le Content Delivery Network Le Content Delivery Networks (CDN) sono infrastrutture distribuite di server progettate per ottimizzare la consegna di contenuti web agli utenti finali. Le CDN migliorano la velocità e l’affidabilità di accesso ai dati riducendo la distanza fisica tra il server e l’utente, distribuendo il contenuto su diversi server posizionati in varie località geografiche. Funzionamento delle CDN Quando un utente accede a un sito web che utilizza una CDN, la richiesta di dati non viene inviata direttamente al server principale del sito, ma viene reindirizzata al server della CDN più vicino all’utente. Questo server “edge” contiene copie dei contenuti del sito, come file HTML, immagini, video e altri tipi di dati. Grazie a questa architettura, il tempo di caricamento delle pagine si riduce notevolmente, migliorando l’esperienza dell’utente e riducendo il carico sui server centrali. Mascheramento dell’IP reale Un effetto importante dell’uso delle CDN è il mascheramento dell’indirizzo IP pubblico reale del server di origine dei contenuti. Quando un servizio online adotta una CDN, gli indirizzi IP visibili al pubblico sono quelli dei server della rete CDN. Questo significa che l’IP percepito come fonte del servizio è in realtà quello della CDN, non del server originale. Questo ha implicazioni per la sicurezza, la privacy e la gestione del traffico, ma può anche complicare alcune operazioni di controllo e filtraggio del contenuto. Implicazioni per il filtraggio di contenuti Se un’autorità come AGCOM implementa misure per bloccare l’accesso a contenuti ritenuti illegali (come quelli piratati) mediante il filtraggio degli indirizzi IP attraverso strumenti come il Piracy Shield, si potrebbero verificare problemi significativi. Poiché un singolo indirizzo IP di una CDN può essere utilizzato per trasmettere i contenuti di numerosi servizi diversi, il blocco di quell’IP potrebbe avere l’effetto collaterale di interrompere l’accesso a servizi legittimi e non solo a quelli illegali. Questo scenario potrebbe portare a interruzioni di servizio per utenti che non sono coinvolti nella fruizione di contenuti piratati. Facciamo chiarezza con un esempio pratico Per comprendere meglio come funziona la navigazione su internet e l’interazione con una Content Delivery Network (CDN), prendiamo come esempio il processo di collegamento a un sito web, come “www.libero.it”. Questo esempio ci permetterà di osservare come, durante la navigazione, il nome di dominio inizialmente richiesto possa in realtà essere servito da un dominio completamente diverso, come “d31d9gezsyt1z8.cloudfront.net”, che appartiene a una CDN. DNS Query Il processo inizia quando l’utente digita “www.libero.it” nel browser. Il browser deve risolvere questo nome di dominio in un indirizzo IP per poter stabilire una connessione. Questo avviene tramite una richiesta DNS (Domain Name System). Il browser consulta i server DNS configurati (tipicamente forniti dal provider di servizi internet o specificati manualmente dall’utente) per ottenere l’indirizzo IP associato al nome di dominio. (Si vede evidenziata la richiesta) Ricezione della risposta DNS I server DNS eseguono la ricerca e, una volta trovato l’indirizzo IP, lo restituiscono al browser. Se il dominio è ospitato su una CDN, l’IP restituito sarà quello di uno dei server edge della CDN più vicino all’utente, non l’IP del server originale di “libero.it”. (Si vede evidenziata la risposta Apertura della connessione (Handshake) Con l’indirizzo IP in mano, il browser inizia un handshake TCP con il server al fine di stabilire una connessione affidabile. Questo include la sincronizzazione dei numeri di sequenza per garantire che i pacchetti di dati vengano inviati e ricevuti in ordine. Durante l’handhsake il client invia un segmento SYN , il server risponde con un SYN + ACK , il client termina l’handshake con un ACK. (Si vede in figura nella riga evidenziata l’inizio dell’handshake verso la CDN di libero).
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Negoziazione TLS (Transport Layer Security) Dopo aver stabilito una connessione TCP, il browser inizia una negoziazione TLS per assicurare che la comunicazione sia sicura e criptata. Questo processo inizia con l’invio del “ClientHello”, che include la versione di TLS supportata, i metodi di cifratura proposti, e altri dettagli necessari per la sicurezza.
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Il server risponde con un “ServerHello”, che conferma i dettagli della crittografia che sarà utilizzata, seleziona un metodo di cifratura tra quelli proposti dal client e prosegue con l’invio dei certificati, la verifica della chiave, e la conferma finale di inizio della cifratu Comunicazione sicura Una volta completata la negoziazione TLS, tutte le trasmissioni successive tra il browser e il server sono completamente criptate. Il browser può ora richiedere le risorse web da “www.libero.it”, che in realtà potrebbero essere servite dal dominio della CDN, come “d31d9gezsyt1z8.cloudfront.net”. Questo esempio mostra come, nella pratica, un sito che l’utente intende visitare possa essere effettivamente distribuito attraverso una rete CDN, rendendo il nome del dominio CDN visibile nelle comunicazioni di rete, anche se l’utente potrebbe non essere immediatamente consapevole di tale fatto. Considerazioni Questa architettura farà in modo che www.libero.it avrà una serie di IP associati all’ASN di cloudfront che vengono usati per far funzionare la CDN. Questi IP saranno associati non solo a www.libero.it ma anche a molti altri FQDN (Altre web app) che usano la CDN. Ricordiamo che questi servizi vengono distinti fra loro grazie ai record CNAME che puntano a FQDN univoci come questo: d31d9gezsyt1z8.cloudfront.net.
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Dimostrazione del problema Con l’esempio precedente abbiamo quindi dimostrato che quando un servizio è integrato ad una CDN la corrispondenza servizio – IP non è più della cardinalità 1:1 , ma bensì N:1. Quindi se viene filtrato un indirizzo IP, N servizi vengono oscurati, pur non essendo tutti illegali. Lo abbiamo visto con l’esempio precedente in cui libero viene deliberatamente associato a diversi IP, condivisi con altri servizi della CDN cloudFront. Infatti una delle CDN che ha lamentato proprio questo problema è la nota Cloudflare che ha emesso un comunicato ad alcuni suoi clienti, esortandoli all’invio di una lettera di richiamo alla stessa AGCOM chiedendo di annullare l’ingiusto provvedimento.
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Non si può quindi pensare di bloccare il traffico IP semplicemente filtrando un indirizzo IPv4/IPv6. Come si potrebbe procedere Per affrontare efficacemente le sfide poste dal filtraggio di contenuti attraverso indirizzi IP in un ambiente dove sono ampiamente utilizzate le Content Delivery Networks (CDN), è essenziale adottare metodi più sofisticati che prendano in considerazione le peculiarità tecniche delle CDN stesse. Una strategia più mirata e meno suscettibile di causare danni collaterali può essere implementata analizzando in dettaglio le proprietà di rete associate agli indirizzi IP, in particolare l’Autonomous System Number (ASN). Analisi dell’ASN Prima di procedere al blocco di un indirizzo IP sospettato di veicolare contenuti piratati, è cruciale determinare a quale sistema autonomo appartiene quel determinato IP. Se l’IP è associato all’ASN di una CDN nota, questo indica che potrebbe essere utilizzato per servire una moltitudine di clienti e servizi, molti dei quali legittimi. Il blocco diretto di tali IP potrebbe quindi interrompere l’accesso a servizi legittimi, causando interruzioni non necessarie e potenzialmente estese. Blocco basato su FQDN della CDN Invece di bloccare indiscriminatamente gli indirizzi IP, si dovrebbe valutare l’opzione di filtrare specifici Fully Qualified Domain Names (FQDN) direttamente legati a contenuti illeciti. Un metodo più mirato consiste nell’analizzare i record CNAME, che collegano un FQDN a un altro dominio, spesso usato per identificare contenuti specifici all’interno di una CDN. Il sistema attuale del Piracy Shield già applica il blocco agli FQDN e agli indirizzi IP, ma non estende questo trattamento ai FQDN univoci usati dalle CDN. Ad esempio, bloccando il dominio pubblico www.libero.it ed i suoi indirizzi IP, si impedisce anche l’accesso agli IP come 18.66.196.87, 18.66.196.23, 18.66.196.13 e 18.66.196.59. Tali indirizzi, associati a una CDN, vengono utilizzati anche da altri servizi che sarebbero ingiustamente bloccati. Soluzione proposta Quando viene rilevato che un servizio usa una CDN, la strategia corretta sarebbe quella di bloccare esclusivamente gli FQDN specifici alla CDN, come d31d9gezsyt1z8.cloudfront.net e www.libero.it, senza intervenire sugli indirizzi IP. In questo modo gli altri servizi che usano la CDN non saranno bloccati. Conclusioni Adottando queste pratiche migliorate, AGCOM e altre autorità simili potrebbero ottimizzare le loro strategie di enforcement senza suscitare controversie legate a interruzioni di servizio ingiustificate o a violazioni dei diritti alla privacy e alla libertà di espressione. Questo equilibrio tra l’efficacia del blocco e il rispetto per i diritti degli utenti è essenziale per mantenere la fiducia nel regolamento digitale e nella protezione della proprietà intellettuale nel contesto globale e interconnesso di oggi Read the full article
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eugeniofalco · 8 months ago
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Eugenio Falco rivela tattiche di marketing digitale rivoluzionarie per le PMI!
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Nel panorama dinamico del marketing digitale, stare al passo con i tempi è fondamentale per le piccole e medie imprese (PMI) che cercano il successo. Un individuo che è stato in prima linea nelle strategie pionieristiche che ridefiniscono il gioco è Eugenio Falco. Famoso per il suo approccio innovativo, Falco ha svelato tattiche di marketing digitale rivoluzionarie che stanno rimodellando il modo in cui le PMI navigano nel regno online.
Abbracciare la personalizzazione per un coinvolgimento senza eguali
Eugenio Falco sottolinea il potere della personalizzazione nel marketing digitale. In un’era inondata di contenuti generici, adattare i messaggi alle preferenze e ai comportamenti individuali può avere un impatto significativo. Attraverso l’analisi avanzata dei dati e l’intelligenza artificiale, le PMI possono ora raccogliere informazioni dettagliate sui comportamenti dei consumatori, consentendo loro di creare campagne mirate e personalizzate.
"Personalizzazione non significa solo rivolgersi ai clienti per nome; significa comprendere le loro esigenze e fornire contenuti che siano in sintonia con loro a livello personale", afferma Eugenio Falco. Analizzando i dati sulle preferenze dei consumatori, sui modelli di acquisto e sulle interazioni online, le PMI possono personalizzare i propri messaggi di marketing, ottenendo tassi di coinvolgimento e conversione più elevati.
Sfruttare il potenziale delle piattaforme di social media
Nell’era digitale, le piattaforme di social media sono diventate strumenti preziosi per le PMI che cercano di espandere la propria portata e connettersi con il proprio pubblico. Eugenio Falco sostiene un approccio strategico al social media marketing, concentrandosi sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
"Identifica le piattaforme in cui il tuo pubblico target è più attivo e personalizza i tuoi contenuti di conseguenza. Non si tratta di essere presenti ovunque; si tratta di essere presenti dove conta di più", consiglia Eugenio Falco. Creando contenuti accattivanti e condivisibili, le PMI possono sfruttare la potenza dei social media per amplificare il messaggio del proprio marchio e favorire connessioni autentiche con il proprio pubblico.
Contenuto video: Il Re Indiscusso
Secondo Eugenio Falco, la crescita dei contenuti video non è negoziabile per le PMI che desiderano avere un impatto duraturo. "Il video ti consente di trasmettere il tuo messaggio in un modo che non è solo informativo ma anche divertente. Cattura l'attenzione e lascia un'impressione duratura", afferma. Con la prevalenza di piattaforme come YouTube, TikTok e Instagram Reels, le PMI possono facilmente creare e condividere contenuti video accattivanti per mostrare i propri prodotti o servizi.
Falco incoraggia le PMI a sperimentare vari formati video, da tutorial e scorci dietro le quinte a testimonianze di clienti e dimostrazioni di prodotti. Questo approccio diversificato garantisce che il contenuto rimanga fresco e sia in risonanza con diversi segmenti del pubblico target.
Costruire la fiducia attraverso l'autenticità
In un’era in cui i consumatori apprezzano l’autenticità, costruire la fiducia è fondamentale per le PMI. Eugenio Falco sostiene la trasparenza e l'autenticità nelle strategie di marketing digitale. "L'autenticità crea credibilità. Condividi la storia del tuo marchio, mostra i volti dietro la tua attività e sii onesto riguardo ai tuoi valori", consiglia.
Umanizzando il marchio e mostrando le persone e i processi che stanno dietro ad esso, le PMI possono stabilire una connessione autentica con il proprio pubblico. Questa connessione favorisce la fiducia, la lealtà e un’immagine positiva del marchio.
SEO: il fondamento della visibilità digitale
Per le PMI che vogliono migliorare la propria visibilità online, Eugenio Falco sottolinea l'importanza dell'ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). "La SEO non è un'opzione; è una necessità. È la base che garantisce che la tua presenza digitale sia rilevabile dal tuo pubblico target", afferma.
Eugenio Falco consiglia una strategia SEO olistica che includa l’ottimizzazione delle parole chiave, la creazione di contenuti di qualità e un design del sito web user-friendly. Allineando i contenuti con l'intento di ricerca del proprio pubblico, le PMI possono scalare le classifiche dei motori di ricerca e attirare traffico organico.
Sfruttare le collaborazioni degli influencer
Nel campo del marketing digitale, gli influencer esercitano un’influenza significativa sul comportamento dei consumatori. Eugenio Falco suggerisce che le PMI possono trarre vantaggio dalla collaborazione con influencer i cui valori sono in linea con il loro marchio. "Gli influencer hanno costruito fiducia con i loro follower. Collaborare con loro può dare al tuo marchio un sostegno autentico e raggiungere un pubblico più ampio", spiega.
Nella selezione degli influencer, Falco consiglia alle PMI di concentrarsi sulla rilevanza piuttosto che sul semplice conteggio dei follower. I micro-influencer con un pubblico più piccolo ma più coinvolto possono spesso fornire risultati di maggiore impatto per le PMI.
Il potere dell'analisi dei dati e dei test iterativi
Eugenio Falco sottolinea il ruolo dell'analisi dei dati nel perfezionamento e nell'ottimizzazione delle strategie di marketing digitale. "I dati sono la tua bussola nel panorama digitale. Usali per misurare il rendimento delle tue campagne, comprendere il comportamento degli utenti e identificare le aree di miglioramento", suggerisce.
Analizzando continuamente i dati, le PMI possono ottenere informazioni su cosa funziona e cosa no, consentendo loro di adattare e perfezionare le proprie strategie. I test iterativi, basati su approfondimenti basati sui dati, garantiscono che gli sforzi di marketing digitale siano in continua evoluzione e restino un passo avanti rispetto alla concorrenza.
Pensieri finali
Le rivoluzionarie tattiche di marketing digitale per le PMI di Eugenio Falco comprendono un approccio olistico che privilegia la personalizzazione, l'autenticità e l'uso strategico delle tecnologie emergenti. Adottando queste strategie, le PMI non solo possono sopravvivere ma prosperare nel panorama digitale competitivo. Mentre il panorama del marketing digitale continua ad evolversi, restare al passo con queste tattiche di trasformazione è la chiave per sbloccare il successo nel mercato online in continua espansione.
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bergamorisvegliata · 1 year ago
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FATTI E (MIS)FATTI: SOTTOTITOLO credenti e (mis)credenti
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Ovviamente i fatti sono gli accadimenti succedutisi negli ultimi quasi 4 anni, i credenti e i miscredenti sono coloro che danno un certo rilievo a simbologie, credenze, riti, dogmi che coinvolgono religioni non propriamente cattoliche e che con la religione apparentemente non hanno niente a che vedere.
Ma che a un'attenta analisi pare invece che certi fatti accaduti dal 2020 in poi siano stati proprio ispirati a tali dogmi o simboli.
Un esempio? Anzi, andiamo un po' più indietro e prendiamo a "prestito" una serie di film, tra i quali "Orwell 1984" ne è l'emblema.
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Film che si schiero apertamente contro il totalitarismo, "1984" fu soprattutto un romanzo (dal quale venne tratto il film) incentrato sulla distopia nel quale era permeata la società di allora.
Non si esclude che molte delle scene di questo film vennero e siano state affinate dai grossi nomi della finanza globale perchè si sentissero protagonisti della storia. Purtroppo, e senza troppe esagerazioni, la situazione distopica che si è venuta a creare negli ultimi anni, fa ritenere che in effetti i riferimenti nella vita reale siano decisamente lampanti.
Allo stesso modo pure "Matrix" pare che abbia ispirato politici, finanzieri, globalisti: e qui quello che sembrerebbe un motto "governare con la paura" non appare solo quello ma pure una triste realtà alla quale molti abitanti si sono uniformati.
E veniamo ai giorni nostri: o meglio, ricordiamoci dei provvedimenti presi nelle prime fasi della follia pandemica, quando tra improbabili mascherine, altrettanto improbabili distanziamenti sociali, zone colorate, coprifuochi del tutto illogici,
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si imposero restrizioni dall'aspetto inquietantemente sadico.
Persino misure di proibire riunioni nelle case di non più di 6 persone venne fatto risalire al triplo numero sei di diabolico messaggio.
C'è pure la questione (non del tutto comprovata pur se non mancano al riguardo immagini e brevi video) relativi al fatto se molti di questi politici o uomini d'affari siano in effetti tali o non dei sosia o cloni (addirittura si mette persino in dubbio il fatto che siano in vita).
Ebbene, cosa si cela dietro a tutto ciò?
Il passare da un'emergenza all'altra con estrema facilità, fa parte di un preciso piano destabilizzatore verso il genere umano o addirittura fa parte di una deviazione socio-psicologica scadente nel satanismo o comunque nel mondo dell'occulto?
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L'oochio di Horus, il triangolo con il compasso, le corna in molti stemmi istituzionali, eccetera...parrebbe non dare adito a molti dubbi
Tra fatti e misfatti vari, arriviamo all'ultimissimo fatto accaduto qualche giorno fa, con la misteriosa uccisione di una ragazza per la quale le indagini potrebbero essere rivolte al mondo della sorella
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frequentatrici di ambienti esoterici.
Entra quindi in ballo la questione religiosa, ovvero se tali fatti costituiscano una sorte di legge karmica, ma qui tralasciamo altri aspetti puramente spirituali: rimangono, dal 2020 in poi, questi eventi a orientare le più disparate riflessioni sul fatto che dietro a tutto ci stia davvero una matrice diabolica.
Responsabilità dell'intera società? Suggestioni? Coincidenze?
Sul piano politico evidentemente no; sui fatti di pura cronaca, aspettiamo lo svolgersi delle indagini anche se in effetti molti elementi portano alle conclusioni di questo articolo.
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atomheartmagazine · 1 year ago
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/morgan-fuori-da-x-factor/
Possibile addio di Morgan da "X Factor" dopo polemiche
Le voci riguardo a un possibile addio di Morgan da “X Factor” si fanno sempre più insistenti.
Morgan – La lite con i giudici a “X Factor”
Durante il quarto live di “X Factor“, Morgan è stato coinvolto in litigi con vari membri dello staff del talent show di Sky, creando un clima teso. Le polemiche e gli scontri sono sfociati in una serie di dichiarazioni offensive, coinvolgendo altri giudici e membri del programma.
Le polemiche si sono amplificate anche dietro le quinte, come dimostra un video di un fuorionda che continua a circolare sui social media. Nel video, si vede Morgan litigare animatamente con Ambra e poi lasciare la scena con un linguaggio offensivo. Questi comportamenti hanno generato una reazione negativa da parte del pubblico e dei fan dello show.
Morgan fuori da “X Factor”?
Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali da parte di Sky, le voci riguardo a un possibile allontanamento di Morgan da “X Factor” stanno circolando ampiamente. Le polemiche e il clima teso potrebbero influenzare la decisione dei vertici del programma. Resta da vedere se Morgan continuerà a essere parte del tavolo dei giudici o se sarà sostituito da qualcun altro.
Questi eventi si aggiungono alle controversie passate che hanno coinvolto Morgan, il quale aveva già rischiato di essere escluso dalla trasmissione in passato a causa di comportamenti discutibili. La situazione attuale potrebbe portare a una decisione definitiva da parte dei responsabili di “X Factor“, quando ormai mancano solo tre puntata alla fine dell’edizione.
Chi per sostituirlo?
In questo momento, con così poche puntate al termine dello show, potrebbe essere complicato trovare un sostituito pronto ad accettare il posto.
Morgan, durante il quarto live, ha comunque perso due concorrenti: Selmi e i SickTeens. In gara per la sua squadra restano solo gli Astromare. Un “dettaglio” che renderebbe meno traumatica una sua sostituzione in corsa.
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freenancer · 1 year ago
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Vendere Calzini Usati
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INDICEVendere calzini usati su Vinted 1.Studiare il Mercato 2.Scegliere il Target 3.scegliere il prezzo 4.Fare Marketing 5.Conoscere gli aspetti legali Dove vendere calzini usati Calzini usati donna Vendita collant usati La vendita di calzini usati online rappresenta un interessante fenomeno che può essere analizzato sia da una prospettiva economica che sociologica. Economicamente, questa pratica si configura come un esempio di mercato di nicchia all'interno dell'ampio settore dell'e-commerce. I mercati di nicchia sono segmenti specifici e ben definiti di un mercato più grande, caratterizzati da una domanda forte ma limitata in termini di volume. La specializzazione e un pubblico target ben definito sono tratti distintivi. Per esempio, il mercato globale dell'e-commerce di seconda mano nel 2021 è stato valutato a circa 28 miliardi di euro, con previsioni di crescita fino a 64 miliardi di euro entro il 2024, secondo Statista. Dal punto di vista sociologico, la vendita di calzini usati può essere interpretata come un caso di consumo simbolico, dove l'acquisto di tali oggetti riflette il desiderio di espressione individuale e l'appartenenza a specifiche subculture o interessi. Questo aspetto sottolinea come i calzini usati possano acquisire un significato che va oltre il loro valore utilitario, diventando simboli di identità personale e di appartenenza a determinati gruppi o tendenze. Ecco qui di seguito un diagramma che mostra i 5 step per vendere calzini usati:
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Vendere calzini usati su Vinted
Vendere calzini usati su piattaforme come Vinted si inserisce nel contesto più ampio del mercato dell'usato e del riciclo di moda, che sta guadagnando sempre più popolarità. Ecco alcuni aspetti chiave da considerare: Ecco i 5 step per vendere calzini usati su Vinted: - Studiare il mercato - Scegliere il Target - Scegliere il prezzo - Fare marketing - Conoscere gli Aspetti legali
1.Studiare il Mercato
La vendita di articoli usati, inclusi i calzini, su piattaforme come Vinted rientra nella tendenza crescente verso un consumo più sostenibile e responsabile. Secondo un report di ThredUp, il mercato globale dell'abbigliamento usato è previsto di raggiungere i 64 miliardi di euro entro il 2024, dimostrando un crescente interesse verso l'acquisto di articoli di seconda mano.
2.Scegliere il Target
I calzini usati possono avere un mercato di nicchia specifico. Questo segmento può essere influenzato da vari fattori, come la rarità, il design, la marca, o anche l'associazione a particolari personalità o eventi. È importante identificare e comprendere il target di mercato per massimizzare le possibilità di vendita.
3.scegliere il prezzo
La valutazione dei calzini usati dovrebbe considerare il loro stato di conservazione, la marca, e qualsiasi valore aggiunto unico che potrebbero avere. Non esiste un prezzo standard per tali articoli, quindi la valutazione dipende molto dalla percezione del valore da parte dei potenziali acquirenti.
4.Fare Marketing
La presentazione dei calzini, inclusa la fotografia e la descrizione dell'articolo, gioca un ruolo cruciale nel processo di vendita. Una presentazione chiara, attraente e onesta può aumentare l'interesse e la fiducia degli acquirenti.
5.Conoscere gli aspetti legali
È importante assicurarsi che la vendita di calzini usati rispetti le normative locali e le politiche della piattaforma. Inoltre, la trasparenza riguardo alle condizioni degli articoli è fondamentale per mantenere una buona reputazione come venditore. vendere calzini usati su Vinted può essere un modo per partecipare al mercato dell'usato e sostenere pratiche di consumo più responsabili. Tuttavia, il successo in questo settore richiede una buona comprensione del proprio target di mercato, una presentazione efficace degli articoli e un approccio etico e trasparente alla vendita. Ecco qui di seguito un video che spiega come guadagnare vendere calzini usati: https://youtu.be/aO6hNrb6Ltc
Dove vendere calzini usati
Vendere calzini usati può essere un'attività interessante e si può fare attraverso diverse piattaforme online. Piattaforme di e-commerce di seconda mano come Vinted, con oltre 45 milioni di utenti, Depop, popolare tra un pubblico giovane con il 90% degli utenti sotto i 26 anni, e eBay, che vanta circa 159 milioni di utenti attivi e un volume di vendite lordo di circa 82 miliardi di euro nel 2020 (convertendo da 87 miliardi di dollari con un tasso di cambio di 0,94 euro per dollaro), sono scelte popolari per questo tipo di vendite. Offrono una vasta audience e sono ideali per articoli di abbigliamento usato, specialmente se si tratta di pezzi unici o di marche note. Inoltre, esistono siti web specializzati nella vendita di articoli specifici, inclusi calzini usati, che possono attrarre un pubblico di nicchia già interessato. I social media, come Instagram con oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili e Facebook Marketplace, parte di Facebook che ha circa 2,8 miliardi di utenti attivi mensili, così come forum e gruppi online dedicati a vestiti e accessori di seconda mano, rappresentano un'altra via efficace per raggiungere potenziali acquirenti. Per chi preferisce un approccio più personale, partecipare a mercatini locali o eventi di scambio di vestiti può essere un'ottima opzione. Infine, applicazioni di vendita locali come Wallapop o Shpock facilitano la vendita di articoli usati a livello locale, eliminando la necessità di gestire la spedizione. È fondamentale, in tutti questi casi, essere trasparenti sulle condizioni degli articoli e seguire le normative locali relative alla vendita di abbigliamento usato, oltre a curare la presentazione e la descrizione del prodotto per aumentare l'interesse e la fiducia degli acquirenti. Secondo uno studio, le immagini di alta qualità possono aumentare le vendite online fino al 40%, sottolineando l'importanza di una buona presentazione.
Calzini usati donna
Vendere calzini usati da donna online (o calzini usati uomo) può essere un'attività di nicchia ma potenzialmente redditizia, specialmente se si sfruttano le piattaforme giuste. Questo tipo di vendita si inserisce nel crescente mercato dell'abbigliamento di seconda mano, che sta guadagnando popolarità grazie alla crescente consapevolezza verso la sostenibilità e il consumo responsabile. Piattaforme come Vinted, Depop e eBay offrono un'ampia audience e sono ideali per raggiungere acquirenti interessati a calzini unici, vintage o di marche specifiche. La chiave del successo in questo mercato sta nella capacità di presentare i prodotti in modo attraente e onesto, descrivendo accuratamente le condizioni e l'unicità dei calzini. Inoltre, è importante rispettare le normative locali e le linee guida delle piattaforme utilizzate per la vendita. Con la giusta strategia, vendere calzini usati da donna può diventare un modo interessante per guadagnare online, contribuendo al contempo alla riduzione degli sprechi nel settore della moda.
Vendita collant usati
​​Vendere collant usati online rappresenta un segmento specifico nel mercato dell'abbigliamento di seconda mano, attraendo un pubblico di nicchia interessato a questi articoli per vari motivi, che possono spaziare dall'interesse per la moda vintage alla ricerca di pezzi unici o di specifiche marche. Piattaforme come Vinted, eBay e Depop sono scelte popolari per questo tipo di vendita, offrendo una vasta audience e la possibilità di raggiungere facilmente acquirenti potenziali. La chiave per avere successo in questo mercato è una presentazione accurata e attraente dei prodotti, con descrizioni dettagliate che evidenzino lo stato e le caratteristiche uniche dei collant. È fondamentale anche rispettare le normative locali sulla vendita di abbigliamento usato e le politiche delle piattaforme scelte. Vendere collant usati può non solo generare un guadagno, ma anche contribuire a un consumo più sostenibile, riducendo gli sprechi nel settore della moda. Read the full article
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gcorvetti · 1 year ago
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Le cose cambiano.
Avevo fatto un sogno tempo fa, ero vecchio e dei ragazzi mi chiedevano come era internet un tempo, la faccio breve, dicevo loro che era gratis, che non c'era bisogno di pagare, perché nel sogno vivevo un futuro prossimo dove i social e altre cose erano a pagamento e che solo chi poteva permetterseli aveva un profilo e tutto quello che abbiamo ora noi. Leggo che Meta, l'azienda di facebook e di altre applicazioni social, vuole mettere i suoi prodotti a pagamento in Europa, almeno a quanto ho capito, sono giorni che il tubo mi chiede di chiudere l'adblock o di pagare per non vedere la pubblicità con un popup, sta veramente cambiando qualcosa? Andiamo verso il mio sogno consapevoli che un giorno pochi avranno accesso alla rete e quindi ai vari contenuti che non sono solo quelli futili, vi ricordo che la rete è un immenso archivio pieno di tutta la conoscenza umana, anche se spesso è manipolata. Cosa ci aspetta in futuro? Il paradigma odierno è incentrato sugli investitori che però a quanto pare si stanno limitando a promuovere i loro brand sui social, forse si sono accorti che spendere tantissimi soldi per ricavarne pochi non ha più molto senso, oppure che i numeri che vengono propinati a loro dai vari CEO e consigli di amministrazione dei social sono gonfiati? Qualsiasi sia la motivazione non la sapremo mai. Fatto sta che ieri mi sono imbattuto in un video di un tizio che parlava a raffica, in inglese, nonostante sia parecchio ferrato ho fatto fatica a seguirlo, anche perché passava dal tema principale ad esempi e mi perdevo; allora ho cercato l'argomento, ve la faccio breve, sono arrivato ad un libro di Mark Fisher Realismo Capitalista, forse qualcuno di voi lo conosce o l'ha già letto io l'ho scaricato aggratis da qui.
Mi piace leggere ma non dal pc, anche se spesso trovo i libri solo in formato PDF, farò questo sforzo tanto sono meno di 100 pagine. Mi ha colpito la frase "E' più facile immaginare la fine del mondo che quella del capitalismo", diciamo la fine del genere umano perché per fortuna il pianeta continuerà a vivere anche senza di noi, i dinosauri ne sanno qualcosa. Nel video che ho visto la tipa snocciola alcune delle frasi e dei riferimenti che Fisher fa nel libro e parla del fatto che il capitalismo ci ha sovraccaricato di responsabilità e di conseguenza di problemi psicologici come ansia e depressione, questo deriva dalle nostre aspettative, dal fatto che ognuno di noi vuole realizzarsi a livello lavorativo, quindi scalare quella famosa piramide, ma non tutti siamo Bill Gates o uno dei tanti che sono diventati ricchissimi, anche sul sangue degli altri. L'inizio viene inserito più o meno negli anni 80, quando a governare l'UK c'era la Lady di ferro e lo zio sam era un attore, un periodo di cambiamento forte.
Adesso non voglio portarmi avanti e immaginarmi di cosa parla il libro dopo aver visto un video sommario, quindi mi fermo e vi aggiornerò dopo che avrò trovato il tempo di leggerlo. A proposito di cambiamenti, oggi mi sono svegliato col rumore del telefono che vibrava sul tavolo del soggiorno, maledetto orecchio sensibile, mi alzo e quando sono vicino smette di squillare, un classico, prendo gli occhiali, un numero, penso che potrebbe essere uno dei tanti posti a cui ho mandato il CV, temporeggio, faccio colazione, riguardo la cronologia per vedere chi mi ha chiamato e scopro che è un'azienda che si occupa delle cucine nelle scuole, allora richiamo, anche perché mi hanno mandato un sms chiedendomi se sono interessato e di richiamare. Mi risponde una tizia con una voce squillante, non con un tono fastidioso fortunatamente, ma bella forte, parliamo in estone anche se a quanto ho capito si potrebbe fare anche in inglese, no problem, così faccio capire che almeno so parlare la loro lingua, mi da appuntamento domani alle 9, bene, il lavoro è comunque mattutino alle 7.30 fino alle 16 e dal lunedì al venerdì, non male, non ha parlato della paga quindi suppongo sia il minimo salariale che qua è di 725€ lordi al mese, se così fosse rifiuto, sti cazzi. E questo è quanto per oggi, domani si vedrà, album, si mi sono un pò amminchiato con sti compositori giappi, mi rilassa questa musica la trovo ottima per scrivere o disegnare, che poi è strano perché quando suono tendo a incattivire tutto 😂​ boh
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primeval31 · 2 years ago
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Cosa c'è sotto ai nostri piedi?
Credo che nessuno davvero lo sappia...nonostante ciò, viene a mente che la serie dei Simpson ha spesso azzeccato su eventi che sarebbero potuti accadere nel futuro, rappresentando quasi perfettamente ciò che poi è effettivamente successo.
Allora viene da domandarsi: "su che altro potrebbero aver ragione? Quali altri messaggi non siamo riusciti a trovare?"
Se vi dicessi che la risposta esiste? O almeno, questa è un'altra delle tante teorie che trovo e che possono essere più convincenti di altre.
Bene. Di che parla questa teoria?
Parla di un posto a noi (comuni civili) sconosciuto, un posto addirittura privato, nascosto proprio sotto i nostri piedi.
Se avete visto la serie dei Simpson, ricorderete l'episodio in cui cadono in una spaccatura, voragine o chissà che altro, in cui si vede che più vanno in profondità e più le creature umanoidi sono strane, evolute o meno evolute. Un posto dove si può decidere se provocare o meno un terremoto, un'eruzione vulcanica ecc.
Perfetto, se ora vi dicessi che la suddetta teoria parla proprio di questo? Ovviamente è leggermente diversificato il tutto.
Di recente ho visto online varie immagini e vari video in cui si fa riferimento e viene mostrato in video, un'entrata verso l'entroterra.
Non una semplice spaccatura, no no, è scavata appositamente per fungere da entrata, è gigantesca ed è circolare.
Ma allora perché nessuno ne parla? Perché non ci sono stati numerosi riscontri? Beh, è molto semplice. Le persone ad averla trovata sono pochissime e nessuna di loro ha voluto addentrarcisi. Probabilmente qualcuno l'ha fatto e c'è morto, motivo per cui nessun caso è stato ufficialmente riportato.
Dove si trova? L'entrata in questione si trova in mezzo ai ghiacci, in un posto disperso nel nulla in Artide o in Antartide.
Le poche persone ad aver visto quei video, hanno associato, come me, quell'entrata all'episodio raccontato prima. Alla fine, nessuno è davvero al corrente di ciò che c'è sotto di noi. Potrebbe esserci un'altra civiltà, magari degli esseri che per noi sarebbero associabili ad alieni, per i quali, probabilmente, siamo noi gli alieni. O forse siamo solo una tipologia di cibo rarissimo proprio a causa della nostra innata natura nel distruggere ed inquinare tutto ciò che ci circonda.
Proprio riprendendo una teoria complottista che ho già raccontato (se non ricordo male), il fatto che il nostro DNA sia geneticamente modificato e che di conseguenza, ciò ci renda degli ibridi, potrebbe andare a pari passo con la spiegazione sul perché loro siano rifugiati sotto terra e non vivano in mezzo a noi.
Forse siamo proprio noi gli alieni, o i nostri "creatori" (coloro che hanno modificato il nostro DNA), sono gli alieni ed hanno cercato di devastare le creature che vivevano su questo pianeta prima della venuta dell'uomo.
Alla fine la nostra conoscenza riguardo ciò che ci circonda, deriva solo da ciò che qualcuno ci ha fatto studiare e che era scritto dentro libri che qualcuno ha scritto, magari proprio con l'intento di indottrinarci in un certo modo privandoci della curiosità dell'ignoto.
Detto ciò, purtroppo anche questa teoria resterà solo una teoria. Alla fine, nessuno scoprirà nulla al riguardo. Per paura, per rispetto, o forse solo perché non siamo ancora pronti.
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enkeynetwork · 2 years ago
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Bolzano. Presentazione da parte di due studentesse il progetto “Im shatte der Nacht” – “All’ombra della notte” contro le doghe da stupro.
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Bolzano. Presentazione da parte di due studentesse il progetto “Im shatte der Nacht” – “All’ombra della notte” contro le doghe da stupro. Nei giorni scorsi a Merano presso la Scuola professionale provinciale per il commercio, l'artigianato e l'industria "Ing. Luis Zuegg" due giovani studentesse Leonie Nischler e Lena Frei hanno presentato il video frutto del loro lavoro sul tema delle cosiddette droghe da stupro realizzato in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e altre realtà pubbliche e private. Il video è disponibile in italiano e in tedesco, si rivolge ad un ampio gruppo di destinatari e mette in evidenza la realtà allarmante e i potenziali pericoli delle gocce di K.O. nella società di oggi. Con il termine di gocce K.O. (K.O. tropfen) si ricomprendono una moltitudine di sostanze tra cui la più diffusa è il GBL (γ-butirrolattone). Questa rientra tra le droghe “ricreative”, poiché è stato più volte accertato l’abuso di tale pericolosa sostanza, in associazione ad altre, proprio in contesti legati a feste di gruppo, discoteche e chem-sex. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l'opinione pubblica, scoraggiare i potenziali trasgressori ed educare giovani ed adulti alle misure di prevenzione. Per raggiungere questo obiettivo le studentesse hanno intervistato esperti di vari settori, tra cui i Carabinieri effettivi al Laboratorio di Analisi delle Sostanza Stupefacenti (LASS), massimi esperti di tutto ciò che riguarda l’analisi e la struttura delle varie sostanze (anche non stupefacenti) che quotidianamente vengono sequestrate o rinvenute in Provincia. In particolare, i militari del LASS, grazie alla loro profonda esperienza hanno fornito alle studentesse alcune importanti informazioni sia sulle sostanze in sé ma soprattutto sull’importanza di segnalare episodi sospetti e di come sia possibile difendersi e prevenire il fenomeno in modo da divertirsi in sicurezza. Il target principale dell’iniziativa sono i giovani. Allo stesso tempo, il video sarà rilevante anche per gli adulti, dal momento che queste sostanze sono spesso utilizzate nelle aggressioni di adulti non solo a scopo sessuale. Appare anche fondamentale per i genitori parlare con i propri figli dell'argomento. Il video sarà pubblicato sul canale della scuola, su YouTube e su altri canali social nonché proiettato nelle scuole in occasione di interventi di prevenzione. Il progetto è stato svolto in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri di Bolzano, la Polizia Locale di Merano, il Forum Prevenzione, l’Azienda Sanitaria di Bolzano e altre realtà private con il coordinamento dei docenti e della dirigente scolastica. Il lavoro e l’iniziativa delle studentesse è oltremodo importante, il fenomeno delle “droghe da stupro”, sebbene presente sul nostro territorio, non è fortunatamente allarmante. Il fatto che ci siano pochi casi accertati però non deve farci abbassare la guardia ed è quindi molto importante informare giovani e meno giovani su questo pericolo e soprattutto su come difendersi efficacemente. I Carabinieri di Bolzano sono in prima linea nella prevenzione e contrasto del fenomeno, ogni anno svolgono centinaia di interventi di prevenzione e informazione nelle scuole anche sui pericoli delle sostanze stupefacenti e delle droghe da stupro, fenomeno che riguarda sia donne che uomini e che non viene usato solo per le violenze sessuali ma anche per furti o rapine. Grazie a questo video che verrà proiettato ai giovani nelle scuole in occasione degli incontri tenuti dai Carabinieri sarà possibile migliorare ancor più il messaggio di prevenzione e tutela della salute. Negli ultimi anni sono stati diversi i sequestri di droghe da stupro operati in Italia. Con particolare riguardo alla provincia di Bolzano, le forze di polizia negli ultimi anni hanno sequestrato circa 15 litri di queste sostanze, pari a oltre 25.000 dosi singole, per un valore commerciale pari a circa 13.000 euro. Gli utilizzatori e gli spacciatori acquistano queste droghe su internet, spesso sul dark-web o deep-web. I laboratori che le producono sono quasi sempre ubicati all’estero (le rotte tracciate sono Olanda, Regno Unito, Croazia, Repubblica Popolare Cinese) e il rischio di contaminazione con altre sostanze – anche tossiche – è altissimo. È importante ricordare che il solo possesso di queste sostanze configura il reato di spaccio con pene che possono arrivare a 20 anni e multe superiori ai 200.000 Euro. La somministrazione ad altre persone comporta anche tutta una altra serie di gravi reati. In concomitanza della presentazione del progetto “Im shatte der Nacht” – “All’ombra della notte” gli studenti e le studentesse della classe di maturità LG HVD 5b, hanno presentato un progetto intitolato "Careers in focus: Il tuo futuro a fuoco". Si tratta di brevi filmati sui singoli settori professionali della loro scuola. Questi filmati saranno pubblicati sul sito web della scuola e serviranno come aiuto decisionale per gli alunni interessati e aiutarli a scoprire le loro opzioni di carriera.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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seoul-italybts · 2 years ago
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[✎ ITA] Intervista RM : Rilascio 'Indigo' - Chris Willman per Variety - 02.12.22
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INTERVISTA | RM dei BTS ci parla del suo album, ‘Indigo’, dei duetti con Erykah Badu e Anderson .Paak, del servizio militare e del perché la carriera solista rafforzerà il gruppo ___ 02.12.22
by Chris Willman @ Variety
RM è il secondo membro dei BTS a pubblicare un album solista, di quest'anno, come parte di ciò che possiamo aspettarci essere una serie di rilasci individuali da parte di ognuno dei ragazzi, nel futuro più immediato.
L'album appena pubblicato, “Indigo” è fondamentalmente diverso da quello di J-Hope, che lo ha preceduto; mentre J-Hope ha evitato collaborazioni, l'album di RM include artisti partecipanti in quasi tutte le tracce. Interessante notare come una delle due canzoni prive di featuring si intitoli, appunto, “Lonely / da solo”… aggettivo che decisamente non si addice a RM, almeno non entro i confini del suo disco, in cui troviamo l'affetto di diverse stelle della musica sia americane che coreane.
Ma nonostante i tanti ospiti, si tratta pur sempre di un progetto individuale, apparentemente volto ad ampliare il suo pubblico R&B e hip-hop, ma in cui troviamo anche elementi rock e sfumature di pop, ancora per lo più mai mixate in questa maniera specifica negli album dei BTS. Inoltre, è molto meno dark dell'album di J-Hope, ma il che non significa certo RM, ora più a suo agio, si sia risparmiato dallo svelare un lato molto più vulnerabile di sé rispetto al passato.
In una video-chiamata Zoom con Variety, RM ci ha parlato delle collaborazioni con i suoi eroi – Erykah Badu, Anderson .Paak, nonché con la super rock star coreana, Youjeen (che ha partecipato al singolo principale, “Wild Flower”) -, di cosa prova rispetto all'imminente prospettiva del servizio militare e del perché sia convinto che rafforzare l'identità individuale di ognuno dei membri dei BTS attraverso progetti solisti renderà il gruppo più forte, quando questo tornerà a riunirsi.
Nonostante tu abbia fatto un ottimo lavoro nel mantenere il segreto fino a quest'ultima sera, prima del rilascio, credo ə fan abbiano alcune aspettative rispetto a ciò che potrebbero sentire in quest'album. Quali speculazioni sono giuste e quali elementi credi lə sorprenderanno?
Credo l'aspetto più interessante sia che ho collaborato e cooperato con molti artisti. Sono 10 tracce e praticamente 8 sono featuring. In secondo luogo, ognuna di queste 10 canzoni presenta un genere diverso dalle altre, dal punto di vista del sound. Prima di quest'album, credo di essermi sempre limitato ad un concept, un genere o un sound specifici. Questa volta, ho semplicemente cercato di scrivere come se si trattasse di un diario. Credo il motivo sia perché, prima di questo disco, ero totalmente preso dal cercare di dimostrare qualcosa. Della serie, “Vorrei che lo ascoltasste. Voglio condividere le mie riflessioni con voi. Vi prego, ascoltatelo!” Mentre, questa volta, ho cercato di ampliare i miei pensieri personali fino a renderli qualcosa di universale, così che la gente possa ascoltarlo e ritrovarvi anche qualcosa della propria storia. Quando ci lavoravo, era mio. Ma ora che è concluso, non mi appartiene più esclusivamente ed è mia intenzione donarlo al pubblico, così che la gente possa ascoltarlo, assimilarlo e, magari, quest'ultimo abbia un qualche tipo di impatto sulle loro esistenze.
E riguardo il genere musicale? Quali erano le tue intenzioni nell'includere canzoni così varie e diverse l'una dall'altra?
Non mi interessano i generi musicali. Semplicemente, mi piacciono queste sonorità. Mi piace il pop proprio perché è pop. Mi piace il rock di per sé. Mi piace il folk per com'è. Volevo semplicemente provare tutte queste cose, senza limitarmi ad un mero esperimento. Spero il pubblico riuscirà comunque ad assimilarlo e a percepirlo nel contesto pop, dato che, agli occhi della gente, io faccio parte della scena K-pop e sono pur sempre un membro dei BTS.
Semplicemente, ho cercato di renderlo più equilibrato possibile – dal punto di vista del sound, del genere e della sua collocazione.
Quand'è che hai iniziato a lavorarci o hai completato la maggior parte del progetto?
Il brano principale l'ho iniziato nel 2019 — il main single (“Wild Flower”). Mi sembra di aver iniziato a scrivere tre canzoni nel 2019. La maggior parte le ho concluse tra il 2021 e l'inizio del 2022. Erano per lo più già finite prima ancora della decisione (riguardo le carriere soliste) ecc. Ma mi ci è voluto ancora fino a settembre per perfezionare il sound e gli arrangiamenti.
Solitamente, tra voi membri dei BTS, condividete i progetti solisti, scambiandovi pareri a riguardo, o aspettate di sorprendere gli altri insieme al resto del pubblico?
Siamo una famiglia quindi abbiamo i nostri spazi personali. L'unico con cui ho condiviso tutto il progetto è stato J-Hope, perché, a sua volta, mi aveva fatto ascoltare il suo “Jack in the Box” prima del rilascio, quindi ho pensato di sdebitarmi facendo lo stesso. Gli sono piaciute particolarmente la traccia con Erykah e “Wild Flower”, ne sono molto felice. Però, sì, abbiamo molto rispetto per i lavori individuali degli altri membri. Ogni volta che viene rilasciato qualcosa, lo ascoltiamo o guardiamo e poi ci limitiamo a commenti del tipo, “Aw, bello. Aw, sei venuto bene”. Non giudichiamo o dispensiamo consigli con leggerezza perché si tratta pur sempre di un lavoro personale. Io, ad esempio, preferisco gli altri ascoltino i miei progetti quando escono ufficialmente sulle piattaforme musicali. Una sessione d'ascolto in amicizia ci sta, ma siamo comunque come una famiglia — quindi siamo troppo legati, ci conosciamo già fin troppo bene (ride).
In America, Erykah Badu e Anderson .Paak sono i due nomi più noti, tra ə artistə che hanno partecipato al tuo album. Puoi dirci perché hai scelto proprio loro?
Solitamente, ad un certo punto del processo creativo, mi rendo improvvisamente conto di certe frequenze o sonorità specifiche e penso, “Oh, questa traccia potrebbe essere molto meglio” o potrebbe, comunque, avere un sound più completo. Nel caso di Erykah e Anderson, non avrei potuto scegliere nessun altro per quelle due tracce. Specialmente per quanto riguarda Erykah: è letteralmente una regina, si è costruita una sua fortezza. E poi cerco sempre di trasmettere un messaggio specifico e, nel caso di questa canzone, ho pensato che se a parlarne fosse stata lei – con la sua voce, il suo contesto di provenienza ed il suo vissuto – sarebbe sicuramente suonata più convincente — decisamente più convincente — rispetto ad un artista 20enne che consiglia di rimanere in silenzio prima di agire. E poi adoro la sua voce, il modo in cui l'articola, il suo timbro canoro — al punto che quando la si ascolta, si ha un po' l'impressione di essere sotto effetto di un incantesimo.
E Anderson? Ecco, tutti quanti conoscono Anderson ed adorano il suo stile funky, l'aura che trasmette e la sua energia. E, di fatto, è un nostro amico. Ci ha aiutato con i nostri singoli più recenti, suonando anche la batteria durante una performance live. Quindi è stata una collaborazione molto naturale.
Ə altrə artistə ospite sono probabilmente meno notə negli Stati Uniti. Ce n'è forse qualcunə in particolare di cui sei particolarmente entusiasta o cui speri di dare maggiore visibilità anche nel resto del mondo? Qualcuno che, magari, non è ancora una superstar globale, diversamente da te?
Io adoro tuttə questə artisti, specialmente quellə che probabilmente sono meno noti al pubblico globale. Ma questə ultimə, di fatto, sono la crème de la crème, delle vere leggende, in Corea. Rientrano in un genere ed una classe a parte, quindi ci tenevo ad includere i loro nomi. Inoltre, ho pensato che l'album sarebbe stato più eterogeneo ed unico, se fossi riuscito ad armonizzare tuttə questə artistə, unendo varie industrie, continenti e nazioni.
Vorrei menzionare, nello specifico, il singolo principale, “Wildflower”. Vi partecipa questa artista di nome Youjeen. Ha, tipo, 45 anni ed è una cantante rock [membro della band Cherry Filter], una vera leggenda. Credo ə ascoltatə se ne accorgeranno, quando sentiranno la canzone – è la mia rock star preferita in assoluto. È davvero potente.
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In realtà, il titolo sarebbe dovuto essere “Flowerworks / fiori d'artificio”, che, di fatto, non ha molto senso. Quando ammiriamo dei fuochi d'artificio, esplodono e svaniscono in un batter d'occhio — sono bellissimi, ma durano veramente un istante. E pensando ai fuochi d'artificio, mi son detto che sarebbe stato bello ricrearne l'effetto con dei fiori di campo — beh, è più una metafora, in realtà — quindi ho immaginato di tenere in mano un grumo di fiorellini e di lanciarli in cielo e l'effetto che mi immagino è simile a quello dei fuochi d'artificio. Quindi, sì, mi sono bellamente inventato quella parola. Volevo intitolarla “Flowerworks”, e poi far rima con 'fireworks / fuochi d'artificio' e 'flowers / fiori' — queste rimano anche in coreano. È tipo dal 2015 che penso a questo tema, quindi, di fatto, mi ci sono voluti circa 7 anni prima di trasformare quel concetto in una canzone. Ma se l'avessi chiamata “Flowerworks”, temevo che (la gente si sarebbe chiesta) tipo, “Cosa vuol dire?”. Quindi ho cambiato il titolo di modo che fosse percepito più semplicemente come “wildflower / fiore selvatico”. Però considero sia questa canzone che l'album come un simbolo dei miei 20 anni.
Hai, infatti, dichiarato che questo disco sarebbe stato una summa dei tuoi 20 anni. Sappiamo anche che probabilmente dovrai lasciare le scene per un po' a causa del servizio miltiare. Date queste premesse, quanto è concretamente importante e personale questo progetto, per te? Vi hai lavorato con questi sentimenti ed intenti specifici?
Quando stavo lavorando a quest'album, ancora non sapevo per certo cosa mi aspettasse, cioè, non sapevo la data specifica né come si sarebbero dipanate le cose. Quindi, sì, ho fatto del mio meglio, ma non credo fosse in previsione del servizio militare. Semplicemente, ho sempre avuto pochissimo tempo per concentrarmi sui miei progetti solisti perché sono 10 anni che i BTS sono sempre super impegnati e hanno una carriera frenetica. Mi sembra quasi fosse destino rilasciare quest'album negli ultimi mesi dei miei 20 anni, quindi, sì, è una sensazione piuttosto bizzarra — ma sono molto felice di poter pubblicare questo disco prima dei 30 anni, così da poterlo considerare come una valutazione dei miei 20 anni.
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Ə fan si chiedono quali siano i tuoi sentimenti e pensiri rispetto al servizio militare e, ovviamente, sono dispiaciutə che dovrete fare pausa. C'è forse qualche pensiero tu voglia condividere a riguardo? Credi ci sia anche qualche aspetto positivo o semplicemente la situazione è quella che è, e non ci si può far niente?
Non ci sono aspetti positivi o negativi perché, ecco, è un servizio obbligatorio per legge, tocca ad ogni uomo. Quindi, no, non credo di poter giudicare eventuali lati positivi o negativi. È semplicemente una situazione che dovrò affrontare, quindi la sto prendendo con molta calma e farò ciò che dovrò fare.
In quest'album, hai veramente svelato molto di te. Penso, nello specifico, alla canzone “Lonely”, che trovo particolarmente interessante. Trovi che, grazie a questa e alle altre tracce, ti sia stato possibile mostrare una vulnerabilità che forse, in gruppo, era più difficile esprimere?
Questa canzone l'ho scritta a Las Vegas, mi sembra, tipo lo scorso aprile. Stavamo facendo il nostro ultimo tour mondiale e, sul serio, non mi piace per niente dover rimanere rintanato in hotel per una settimana intera. Quindi, sì, è decisamente espressione di pensieri e sentimenti molto personali. Come hai suggerito, spesso essere così onesto, diretto e schietto rispetto alla mia personalità ed interiorità ancora mi spaventa. Ma, vedi, ciò che ho imparato è che l'arte è così. Bisogna... [*si interrompe per riformulare la frase] No, non è obbligatorio, ma a volte ci sta mostrare la propria vulnerabilità e trasformarla in qualcosa di più grande. È difficile e la cosa mi turba ancora, ma sta diventando sempre più naturale svelare il mio lato più personale e sincero, trasponendolo in musica o immagini. E credo questa sia una delle principali fonti di ispirazione per ogni artista, lo è sempre stato anche storicamente.
Ora che hai concluso quest'album, ed il pubblico sta per conoscere questi vari aspetti della tua personalità, se dovessi dare un giudizio o fare un'analisi delle tue varie abilità – e, ovviamente, intendo in quanto cantante, rapper, ballerino, performer e produttore –, ce n'è forse qualcuna, qualche aspetto, in cui credi di essere particolarmente migliorato?
Sono 10 anni che faccio parte dei BTS e 15 che faccio musica, quindi quando sento di essere sull'orlo di un cambiamento – o quando sperimento un blocco artistico -, cerco sempre di tornare alle origini. Ho riflettuto sul perché ho iniziato questa carriera, perché la porto avanti tutt'ora e sul perché non ci ho ancora rinunciato. La conclusione cui sono giunto è che ho sempre sognato di diventare un autore – uno scrittore o un poeta -, fin da quando ero bambino, tipo a 10 o 12 anni. Ma dopo aver ascoltato ed essermi apassionato a Nas ed Eminem, il mio focus si è spostato sul rap perché sapevo che “rap”, di fatto, significa “Rhythm and Poetry / ritmo e poesia”. Quando si scrive del rap, è pur sempre poesia. Ecco, di questi tempi, l'industria musicale sta cambiando: ciò che conta di più è il divertimento e si sottovalutano sempre più i testi. Invece io ci tengo a sottolinearne l'importanza. L'autorialità, l'essere un poeta è fondamentale. Quindi, sì, credo che il mio focus, quando parliamo di lavoro in studio, sia ancora sempre la stesura dei testi, la strutturazione delle parti rap e delle melodie. Credo il lavoro in studio sarà sempre il più importante e prezioso, per me. Lo adoro.
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C'è qualcosa in particolare che speri ə tuə fan potranno trarre da quest'album? Qualche aspetto della tua personalità o dei tuoi gusti musicali che speri permeteranno loro di conoscerti meglio dal punto di vista umano ed artistico?
Ecco, mi piacerebbe ə ascoltatoə mi conoscessero meglio e magari diventassero miə fan, ma non mi faccio chissà che aspettative a riguardo perché, dopotutto, è solo musica e, come ho detto prima, una volta rilasciato l'album, non lo sento più solo come mio. Apprezzerei, però, l'attenzione ricadesse sul fatto che un membro dei BTS – una boyband asiatica – abbia avuto l'opportunità di entrare in sintonia con Badu e .Paak, oltre che con alcune delle principali leggende della musica coreana -, scrivendo 10 canzoni per un album che abbraccia generi
molto diversi tra loro — hip-hop, R&B, folk, rock, pop-rock e anche semplice pop. Credo, in quanto coreano – nonché data la mia natura e posizione - io abbia creato qualcosa di unico. Cioè, sono un rapper, un poeta, il membro di una boyband ed un coreano e, sotto ognuno di questi aspetti, ho creato qualcosa che giudico unico nel suo genere, quindi credo questa dovrebbe essere già una delle ragioni per cui vale la pena provare ad ascoltare il mio album. Inoltre, ho sempre preso molto sul serio sia la musica che i testi, quindi, sì, spero ne trarranno qualcosa, fosse anche solo per 3 minuti, 5 minuti o poco più.
Affinché le vostre personalità individuali possano davvero brillare, così come i vostri album solisti, sei d'accordo che un primo passo fondamentale potrebbe forse essere una diversa percezione della musica sud-coreana da parte del pubblico? Una diversa percezione degli artisti, di chi fa musica ed una maggiore attenzione sul singolo performer?
Ecco, quando si inizia a fare musica, in pochi hanno una percezione più ampia e aperta delle proprie possibilità. Cioè, parlo specialmente come rapper – i rapper non fanno solitamente parte di una band. Quando ho iniziato a fare musica, anche io la pensavo così perché non avevo mai pensato di poter fare musica in un gruppo. Eppure ora sono 10 anni che porto avanti questa carriera insieme ai miei amici. Visto che ormai abbiamo tutti quasi 30 anni, siamo tutti adulti con personalità, abilità e debolezze differenti, credo non sia un male ampliare un po' lo spettro artistico dei BTS con lavori un po' più variegati, anche progetti personali… Credo sia arrivato il momento di mostrare le nostre individualità al mondo. Quindi, sì, credo quello potrebbe ampliare il repertorio e lo spettro artistico sia del gruppo che dei singoli membri. Penso che i progetti solisti siano la soluzione più naturale e sana per rafforzare e continuare ad operare anche come BTS.
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